L'Alchimia delle Parole

Il Giardino Segreto, altro racconto!

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Misuzu
view post Posted on 6/6/2007, 20:56 by: Misuzu




io continuo imperterrita a postare i nuovi capitoli.... sperando che qualcuno legga, prima o poi.....

CAPITOLO 3

Finito di pranzare suo nonno le disse che doveva allontanarsi dal castello per lavoro e che, se lo desiderava poteva divertirsi ad esplorarlo.

Luna seguì suo il consiglio, e con Luny al seguito cominciò ad esplorare i saloni e i grandi corridoi bui, poi ne trovò uno pieno di ritratti, “ Come da manuale.” Pensò osservandoli uno ad uno. Era un classico che i nobili inglesi, nei loro castelli avessero una sala dei ritratti; chissà a cosa gli serviva poi, si chiese osservandoli. “ Le persone care.. “ pensò “ si ricordano comunque, anche senza bisogno di un dipinto e, se per ricordarsi di una persona occorre avere un quadro, allora vuol dire che non si teneva molto a lei.” Concluse fra sé e sé. Continuò ad osservare la stanza dei ritratti, finché; improvvisamente le parve di sentire qualcosa muoversi, come un fruscio impercettibile, però, anche spingendo lo sguardo più avanti non scorse nulla. Giunse in fondo alla sala e vi trovò un ultimo dipinto, coperto da un pesante drappo di velluto rosso. Lo sollevò piano e vi scoprì il ritratto di una bambina, rimase senza fiato nel constatare che era identica a lei quando era piccola, chissà chi era si domandò Luna e poi perché il suo era l’unico ritratto a non essere appeso? Anzi, era nascosto dal drappo, come se non dovesse essere visto. Forse aveva curiosato troppo pensò Luna e l’improvviso miagolio di Luny la fece sobbalzare dallo spavento, il vento frusciò fuori dal castello e le parve di sentire una voce di bambina sussurrare
“L’uccellino è dentro l’uovo…”.

Luna si guardò le braccia: aveva la pelle d’oca, maledì ancora una volta la sua anormale capacità, non era sempre piacevole riuscire a vedere gli spiriti! Quando la sua “vista”, come lei la chiamava, aveva cominciato a manifestarsi, aveva rischiato di impazzire e i suoi genitori si erano terribilmente spaventati. Aveva imparato a controllarsi e, ovviamente a non parlarne mai con nessuno, riusciva a vedere gli spiriti che popolano: l’aria, l’acqua e il fuoco, ce n’erano a bizzeffe, alcuni erano gentili, altri scorbutici; ma mai pericolosi. I fantasmi erano tutta un’altra storia, essi non erano altro che gli spiriti dei defunti che non erano riusciti a portare a termine la loro esistenza, o perché uccisi, o perché morti per malattia. Non essendo riusciti a portare a termine ciò che dovevano fare, vagavano inquieti per il mondo, alla ricerca di qualcuno che li aiutasse nel loro intento. Qualche volta lei, Laura e Marco avevano aiutato qualche fantasma: un ragazzino che doveva restituire una palla a un suo amico, una signora che aveva lasciato il gatto chiuso in cantina……… Cose del genere, insomma, niente di impegnativo.
La voce che aveva udito poco fa, doveva appartenere al fantasma di quella bambina, quella del ritratto nascosto dal pesante drappo rosso. Si allontanò tranquillamente dalla stanza dei ritratti, se quel fantasma aveva bisogno d’aiuto sarebbe venuto a cercarla. Durante il suo giro d’esplorazione vide tutte le stanze del castello, tranne una che era chiusa a chiave, poi visitò il giardino: era grande e ben curato, d’improvviso vide Silfh, uno spiritello del vento, che volava sul giardino.

Dopo aver controllato che non ci fosse nessuno a guardarla, lo chiamò: “Ciao Silfh!”
“Ciao Luna” mormorò lo spirito con una voce simile al frusciare del vento sulle foglie, aveva l’aspetto di un essere umano in miniatura: un ragazzo dalla carnagione e dai capelli verdi con le orecchie a punta. “ Mi spiace molto per la tua famiglia, ho visto il loro aereo durante uno dei miei voli.” Le disse dolcemente, con quella voce che assomigliava a una ninna-nanna “ Ti ringrazio, hai mai visto qualcosa di insolito in questo castello?” gli domandò, gli spiriti, per qualche strano motivo che lei ignorava, non erano in grado di vedere i fantasmi, però Silfh poteva comunque aver notato qualcosa. “ Sì, penso sia uno di loro. Nel giardino proibito vicino al bosco, laggiù!” Disse, indicando quella che sembrava essere la delimitazione del giardino, Silfh vi si diresse e Luna assieme a Luny lo seguirono. Si fermarono all’ingresso, un arco scolpito nel muro.

“ Ehi, Silfh prima l’ hai chiamato “giardino proibito”, non è che per caso è vietato entrarci? Non ci tengo a far arrabbiare il nonno!” esclamò, terrorizzata dall’idea di vedere suo nonno furioso. “Se il Conte volesse precluderne l’ingresso, lo chiuderebbe, non trovi?” rispose Silfh, la sua logica era sempre schiacciante, pensò Luna. Così ne oltrepassarono l’ingresso: l’interno era soffocante, piante e arbusti erano cresciuti ovunque e la luce giungeva filtrata da esse. Si fecero strada tra la vegetazione fino a giungere a un prato dall’erba alta, dal ramo di un albero, pendevano le funi di un’altalena di legno e seduta sopra di essa c’era la bambina del ritratto.

Ora che poteva osservarla meglio, notò che somigliava, non solo a lei stessa quand’era piccola ma anche a sua madre! Era davvero simile alla mamma nelle foto in cui era più giovane, quella bambina avrà avuto all’incirca dodici anni, pensò tristemente, era cosi piccola! Le si avvicinò cautamente, la prudenza non era mia troppa, i fantasmi agivano spesso in modo irrazionale: “ Ciao, chi sei? Posso aiutarti? Io mi chiamo Luna.” Disse piano, per non spaventarla. “ Sono Mary. Guarda sotto al fiore rosso, l’uccellino è nell’uovo, se non lo rompe morirà senza nascere. L’uovo è il mondo.” Sussurrò l’eterea figura, poi svanì come nebbia al sole. “ Silfh, aiutami a cercare un fiore rosso, per favore!” lo pregò Luna e lo spirito si lanciò in volo tra la vegetazione, Luny tentò di afferrarlo, ma ovviamente non ci riuscì, anche Luna cominciò a guardarsi intorno, c’erano talmente tante piante e tanti fiori, che sarebbe stato difficile trovarlo! Dopo circa una ventina di minuti udì il fischio acuto di Silfh, aveva trovato qualcosa. Seguendo il suono lo raggiunse, in quel punto la vegetazione era più rada e sopra a un sasso cresceva uno strano fiore rosso, Luna non si intendeva di botanica, ma non aveva mai visto un fiore simile. La corolla era grande, ed aveva un gran numero di petali di colore rosso carminio, quasi sanguigno ed emanava un profumo dolce. Mary aveva detto : ²sotto al fiore rosso”, perciò Luna osservò con attenzione al di sotto del fiore, ma non c’era nulla poi pensò di smuovere il sasso. “Bingo!” pensò osservando la piccola buca scavata sotto di esso, guardando attentamente vi trovò una chiave d’argento. Doveva trattarsi di ciò che Mary desiderava che lei recuperasse. Uscì dal giardino e salutò Silfh.
Forse, dopotutto, quel posto non era poi così male.


fine del capitolo 3

spero che qualcuno lo legga....... :*eheh*:
 
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15 replies since 30/5/2007, 09:38   1677 views
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