L'Alchimia delle Parole

Il Giardino Segreto, altro racconto!

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Misuzu
view post Posted on 14/6/2007, 18:48 by: Misuzu




eccomi di nuovo qui... chiedo scusa se posto così rapidamente ma non vedo l'ora di postare il romanzo ..... :*eheh*: anche perché leggere + capitoli di fila credo sia + comodo anche a voi che nn leggere un capitolo e poi avere una pausa... almeno credo... :unsure:

CAPITOLO 5

“Cosa pensi di fare?” le chiese Brad, “ Aiutarla, mi sembra ovvio e so già come fare.”
“ Posso darti una mano? Questa storia si fa interessante!” “ Se ti fa piacere…. In ogni caso prima di tutto devo aprire quella stanza, sono sicura che ci sarà qualche indizio.”
“Di quale stanza stai parlando?” le chiese Brad, così Luna gli raccontò di come avesse trovato quella chiave, del suo incontro con Mary e tutto quello che era accaduto.
“Incredibile! Pensi di riuscire a curiosare un po’ lì dentro?” le chiese dopo aver ascoltato il suo racconto, “ Non lo so, pensavo di provare stanotte, quando tutti dormono.” Quella era l’unica possibilità che aveva, pensò Luna. “ Stai attenta, se tuo nonno ti scoprisse, penso che non ne sarebbe felice.” Luna rabbrividì al pensiero di cosa le sarebbe successo se il nonno l’avesse scoperta, ma doveva rischiare. Così, quella sera stessa, prima di coricarsi attivò la sveglia sul suo cellulare e lo mise silenzioso sistemandolo sotto al suo cuscino, si augurò che la vibrazione bastasse a svegliarla. Tutto andò come previsto e a mezzanotte si alzò, si era vestita di nero, forse avrebbe dato meno nell’occhio, con Luny che le faceva strada si avviò per i lunghi corridoi bui del castello, fino a raggiungere la stanza chiusa, infilò la chiave nella toppa e per un momento si chiese cosa avrebbe fatto se la porta non si fosse aperta. Con un sinistro scricchiolio che la fece sobbalzare, la porta si aprì, Luna trattenne il fiato, aspettando di sentire qualche rumore o di veder sopraggiungere qualcuno ma tutto rimase silenzioso.

Entrò nella stanza e si richiuse dietro la porta, non vedeva nulla, un piccolo puntino luminoso le si avvicinò e Luna sorrise nel riconoscere Lighly lo spiritello della luce. Aveva le sembianze di una ragazza bionda con gli occhi dorati : “Scommetto che hai bisogno di me, vero?” le disse facendole l’occhiolino, “Sì grazie!” esclamò Luna. Lighly con un cenno della mano illuminò tutta la stanza: “Questa luce è magica, possiamo vederla solo io e te, quindi non preoccuparti.” Le disse lo spiritello, Luna cominciò a guadarsi intorno, la stanza era tutta rosa e bianca, era chiaro che era appartenuta a una bambina. Si chiese cosa doveva trovare e iniziò ad aprire tutti i cassetti quando Mary apparve seduta sul letto.

“Mary, cosa devo fare qui?” le chiese Luna, Mary sorrise, si alzò ed indicò un cassetto della scrivania, Luna l’aprì ma non vi trovò nulla e si rivolse nuovamente a Mary: “ Le cose non sono sempre quello che sembrano, guarda meglio.” Le suggerì la bambina, Luna guardò più attentamente, tolse tutto quello che c’era e tastando vi scoprì un doppio fondo. Lo sollevò e vi trovò un piccolo e consunto diario, lo prese e lo mostrò a Mary: “ E’ questo quello che devo trovare?” le domandò e Mary annuì “ Leggilo, e poi trovami. Ricordati, l’uccellino è dentro all’uovo, se non lo rompe morirà senza nascere, segui il volo dell’uccello dal petto rosso.” Detto ciò si dissolse nel nulla. Luna tornò quatta, quatta in camera sua, salutò Lighly e aprì la porta della sua stanza, con raccapriccio vide la signora Cornelia seduta alla sua scrivania.

“Si può sapere dov’eri signorina? Ho visto la porta socchiusa e sono venuta a chiuderla. Non ti è permesso vagabondare nel castello di notte! Può essere pericoloso!” aggiunse alzando la voce. “ Sono solo andata al bagno. Perché dovrebbe essere pericoloso?” “ Tu non sai… » mormorò la donna « tempo fa é successa una cosa tremenda in questo castello. Ora dormi.” Disse alzandosi ma Luna la fermò: “ Aspetti, mi racconti cosa è accaduto a Mary!” La signora Cornelia la fissò stupita: “ E tu come…
Te ne avrà parlato tua madre immagino, la signorina Mary era la sorella maggiore della tua mamma a quel tempo io le facevo da cameriera, la mia famiglia è povera, perciò, quando compii quattordici anni venni mandata qui a lavorare. Era strano fare da cameriera a una ragazza che aveva due anni meno di me.” Nel ricordarlo alla signora Cornelia nacque un sorriso. “ A essere sincera, io non facevo mai nulla, passavo la giornate a chiacchierare con lei. La signorina Mary mi aveva detto di voler essere mia amica, non la mia padrona. Lei amava molto i fiori e le piante, le piaceva curarli, è stata lei a occuparsi da sola del giardino, sai? Usciva spesso la notte, per controllare i fiori o più semplicemente per ammirarli. Non sai quante volte si è addormentata in giardino!Una sera la sentii uscire, pensai che volesse andare nel parco e la lasciai fare. Non è più tornata.” Luna si accorse che la signora Cornelia stava per piangere. “ La mattina seguente andai a svegliarla, come al solito ma la sua stanza era vuota. Mi arrabbiai pensando che avesse dormito in giardino, la andai a cercare ma non la trovai. Nessuno l’ ha più vista.” Concluse soffocando i singhiozzi, ora le cose erano molto più chiare per Luna. Rassicurò la signora Cornelia, dicendole che non sarebbe più uscita, una volta rimasta sola decise di leggere il diario ma il sonno la vinse e si addormentò prima di poterlo leggere.

Il mattino seguente, mentre facevano colazione, suo nonno le disse che avrebbe potuto trascorrere le vacanze di Pasqua, che iniziavano tra due giorni a Genova, ospite a casa di Laura. Luna non credeva alle sue orecchie! Sarebbe tornata a casa e avrebbe rivisto Laura e Marco! C’era una cosa importante che doveva dire a Marco……. …. Insomma, voleva dichiararsi, Marco le era mancato molto e poi in fondo gli aveva sempre voluto bene, fin da bambina! Durante la ricreazione raccontò ogni cosa a Brad ma, quando gli parlò di Marco divenne silenzioso e di cattivo umore, Luna se ne chiese il motivo. Il pomeriggio e il giorno seguente fu troppo impegnata a fare i bagagli e a comprare regalini, per leggere il diario e si ripromise di farlo più tardi. Il viaggio di ritorno in Italia fu lungo come quello di andata, ma lo stato d’animo di Luna era completamente diverso.

All’ aeroporto fu accolta da: Laura, Marco, i signori Bianchi e i suoi compagni di classe, Luna piangeva di gioia, Marco la baciò sulla guancia per salutarla e lei si sentì al settimo cielo.

Passò il pomeriggio, assieme a tutti i suoi amici a Nervi, la sera mentre si preparava per andare a dormire, Laura le disse che c’era una cosa importantissima che doveva dirle.
“Vedi io …….. Adesso sto insieme a Marco! E’ stato lui a dichiararsi, a me piace da sempre sai? Non te l’ ho mai detto perché mi vergognavo, non sai quanto sono felice!”

Luna rimase imbambolata per qualche istante poi, con una performance degna della migliore attrice disse: “Accidenti, non me l’aspettavo, sono davvero felice per te!” pensando che in fondo non era proprio una bugia. Dopo che Laura si fu addormentata Luna ripensò al passato, a lei e a Marco, lei gli aveva sempre voluto bene ma, adesso, si rendeva conto che il suo non era quell’amore che aveva sempre creduto… Lo aveva capito guardando l’espressione raggiante di gioia di Laura… Durante il tempo in cui erano stati separati, aveva pensato a lui meno spesso di quanto avrebbe voluto ammettere. Si sentiva triste e sciocca e pianse un po’. Adesso, ne era sicura, avrebbe potuto voler bene a Marco come a “uno di famiglia” . Le venne in mente la reazione di Brad quando gli aveva detto di Marco, stranamente , le faceva piacere che fosse diventato di cattivo umore; chissà
perché. I giorni trascorsi con i suoi amici le parvero volare, prima di tornare in Scozia si ricordò di prendere dei regalini per il nonno, Brad e la signora Cornelia Pensò che avrebbe voluto comprare qualcosa a Mary ma lei era un fantasma, qualunque cosa avesse scelto, non le sarebbe servito, concluse tristemente Luna. Improvvisamente le venne in mente una cosa, tornò alla sua vecchia casa, chissà se c’era ancora si domandò mentre attraversava la casa abbandonata, i ricordi le si affollarono alla mente, ma lei li lasciò fare. Raggiunse la porta dello studio di sua mamma, aprì l’ultimo cassetto della scrivania e la trovò, era ancora lì.

Prese la lettera color lavanda poggiata sul fondo del cassetto, la ripose nel suo zainetto e si affrettò a raggiungere i suoi amici che l’aspettavano per accompagnarla all’aeroporto.

fine capitolo 5

manca + poco alla fine!!

buona lettura!

 
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15 replies since 30/5/2007, 09:38   1677 views
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